Alta Tensione
Massi era una carogna. Ma eravamo anche amici, quindi lo andavo ugualmente a trovare.
E siccome era carogna, non mancava di ricordarmelo: “Porta i giochi in scatola!” cosa che, ingenuamente, facevo. Sì, perché io, povero illuso, speravo sempre in partite ad armi pari.
Ma era così carogna che tu non te ne accorgevi. Sembrava farti un favore: “Senti, Monopoly è lungo, usiamo il mio metodo”…
Che era dividersi subito tutti i soldi e, a caso, i contratti. Poi una rapida compravendita/scambio dove, a giro finito, tutti avevamo gruppi completi e pronti per costruirci sopra.
Un giro di tabellone tipo warm up, giusto per pagare qualche piccola cifra su una stazione e pescare un paio di imprevisti, passavi il Via e… l’Apocalisse.
Con le sue regole si costruivano direttamente gli alberghi ovunque, bastava qualche tiro di dadi ed eri in mutande. Ma Massi, il Carogna, lui no. Secondo me faceva le prove settimane prima del nostro incontro, li bilanciava, li guardava, dosava il tiro… Sta di fatto che perdevo sempre. E a dirla tutta, con Massi avrei perso anche con le regole corrette. Io e i dadi non siamo mai andati molto d’accordo…
Tutto sommato faceva parte del gioco: sapevo che avrei perso, ma almeno giocavo con qualcuno. Infatti Massi la Carogna è ancora mio amico, Monopoly no.
Ci salutiamo ogni tanto nei supermercati, dove ne vendono 86 diverse versioni dalla Harry Potter a Star Wars, a Hello Kitty e alla quattro stagioni. Uno pensa: “Evidentemente, è il top, sono io che non capisco”.
Poi un giorno Andrea e sua moglie ci invitano a cena e poi ci mettono davanti Alta Tensione, questa enorme mappa piena di città e di tubature intrecciate fra loro. Ti danno delle casette colorate e ti dicono “Devi diventare ricco dando energia alle città” e tu pensi “Ariecco Monopoly”.
Poi scopri che devi comprare le centrali, ma vanno all’asta al miglior offerente, che non sono tutte uguali e che devi pure comprarti il combustibile. E questo, più sei ricco e più ti costerà.
E cercavo i dadi… Ho smontato la scatola, niente. Dunque c’era vita oltre Monopoly…
E’ stato amore a prima vista. Più giocavamo, più ti prendeva. Mi sembrava di essere zio Paperone che nel suo deposito nuota fra montagne di monete, mentre vedevo le mie casette occupare il tabellone qua e là. La mia ricchezza cresceva e intanto centrali e combustibili cambiavano seguendo il corso della storia. Dal carbone al petrolio, poi l’uranio, i rifiuti, il vento e il sole. E’ perfino istruttivo.
Alta Tensione è stato il mio primo acquisto dopo anni di giochi ormai antiquati, finalmente c’era modo di vincere se eri bravo, non se ti andava bene.
E anche oggi ho il mio Massi la Carogna, si chiama Daniela e l’ho sposata. Vince spesso lei, ma qualche volta riesco a batterla sul filo di lana. Ma oggi come allora, ciò che conta è divertirci e farlo in compagnia.
Quasi quasi, una sera invito anche Massi la Carogna
Alta Tensione è stato tradotto in decine di lingue, dal francese al coreano, al polacco, ed è diffuso in tutto il mondo.
La scatola base contiene le mappe di Stai Uniti e Germania, ma esistono anche diverse espansioni, per giocare con mappe di tutto il globo o modificare in vari modi il meccanismo di gioco.
In Italia è distribuito da Giochi Uniti e da pochi mesi è in vendita la versione aggiornata, con alcuni interessanti miglioramenti estetici e pratici.
Alta Tensione può essere teoricamente giocato da 2 a 6 persone, anche se, essendo basato su aste, dà il meglio di sé dai 4 in su. Scala discretamente anche con 2 o 3 giocatori, ma con meno interazione diretta.
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