Sky Team
“Signori, avevate la mia curiosità, ma ora avete la mia attenzione”:
è così che vi sentirete di fronte a Sky Team, nuovo titolo di Scorpion Masque e portato in Italia dal 19 marzo da Asmodee.
Un collaborativo per soli due giocatori, a comunicazione ridotta, che ha avuto un fortunato lancio in anteprima su Board Game Arena e ha fatto capire tutto il suo potenziale ma anche tutti i suoi limiti nella versione digitale.
Il gioco c’è tutto anche in versione digitale e ha suscitato curiosità, appunto, ma la componente “esperienza di gioco” al tavolo fisico è quella che fa davvero la differenza, rendendolo un titolo degno di attenzione.
DI COSA SI TRATTA
Pilota e co-pilota cercheranno di far atterrare un aereo di linea piazzando dei dadi: alcune azioni sono esclusive a seconda del vostro ruolo, altre saranno comuni. Forte componente aleatoria ma mitigata dalla possibilità di “bruciare un dado” per trasformarlo in un caffè che ci permetterà di concentrarci cambiando il valore di un altro dado per una prossima azione, anche del nostro compagno di viaggio, non per forza nostra.
A ogni turno si tirano 4 dadi dietro a uno schermo, ci si può accordare sulla strategia da adottare ma senza mai parlare di dadi e numeri: quindi silenzio radio e ci si dovrà capire a sguardi e sospiri (ed è proprio qui che il gioco fisico fa la differenza rispetto allo schermo).
Rallenta, raddrizza, occhio al carburante, contatta la stazione radio per diminuire il traffico aereo, abbassa i carrelli, prepara i flap, addestra un apprendista…le cose da fare sono tante ma le regole sono semplici. Inoltre un sorta di campagna introduce scenari e moduli man mano che si procede…rendendo così il tutto sfidante e allo stesso tempo semplice da assimilare.
CONCLUSIONI
Una partita tira l’altra, letteralmente.
Pochi materiali ma tutti perfettamente al loro posto lo rendono un titolo da avere in collezione.
La longevità poi è data dai numerosi scenari già presenti nella scatola, più diversi “print&play” messi a disposizione sul sito degli editori.
A fare la differenza è proprio “l’esperienza di gioco”, quello che si crea al tavolo e che spinge i giocatori a cercare di migliorare per superare l’ostacolo.
Se i primi scenari sono per lo più introduttivi, man mano che si prosegue la faccenda si fa seria, con aeroporti ricchi di traffico, condizioni atmosferiche difficili, necessità di scendere in fretta di quota o di rallentare la corsa.
Mai banale, riesce a creare quella giusta tensione al tavolo e l’ambientazione si sente tutta.