Buio.
Non ricordo cosa è successo, non so dove mi trovo, non vedo nulla.
Sbatto le palpebre, più e più volte, freneticamente. Niente.
Il cuore mi scoppia nel petto, sento le vibrazioni dei miei battiti nei timpani, nelle ossa, nel cervello.
Mi impongo di calmarmi.
Trattengo il respiro il più a lungo possibile, cercando di obbligare le pulsazioni a rallentare un po’.
Forse sta funzionando.
Riprendo a respirare avidamente.
La mia vista si sta abituando all’oscurità: da quel che sembra mi trovo in un corridoio spoglio.
Sono sdraiato su una specie di pavimento, credo, non saprei dire se duro o soffice ma sicuramente umido.
Provo ad alzarmi.
Per poco non mi scappa un’imprecazione!
Sono talmente intorpidito che il solo provare a muovermi mi causa delle fitte lancinanti; è come quando ci si addormenta pesantemente su un braccio ed al risveglio sembra quasi che le ossa siano scomparse e dal polso alla spalla non si sente altro che un formicolio doloroso, con la differenza che questa volta il disagio prende tutto il corpo.
Intravedo danzare una luce tenue, ma molto lontana.
È solo un flash che va e viene ma non ha nulla di naturale, lo intuisco anche da questa distanza.
Deve essere una qualche lampada, o un neon malfunzionante.
Non c’è Sole in questo posto, lo so per certo.
Arranco verso quella lontana speranza intermittente inciampando più volte nei miei stessi passi.
L’ aria è pesante e l’umidità mi si attacca alla pelle, sono bagnato marcio ed il sudore che brucia negli occhi non mi aiuta certo a vedere dove sto andando.
Mi fermo a prendere fiato, mollemente appoggiato contro la parete.
MA CHE….!?!
Qualcosa mi ha sfiorato la gamba!
Mi guardo intorno freneticamente ma non vedo nulla.
Mi costringo a respirare.
UN RUMORE ALLE MIE SPALLE!!
QUESTA VOLTA NON POSSO ESSERMELO IMMAGINATO!
PERCEPISCO CHIARAMENTE LA PRESENZA DI QUALCOSA VICINO A ME!!
E POI C’È QUEL RUMORE, QUASI UN SIBILO… ANZI NO, È PIÙ UN RANTOLO, QUASI UN ANSIMARE.
MERDA MERDA MERDA!!!
PROVO A SCAPPARE MA CADO ROVINOSAMENTE AL PRIMO PASSO!
QUALCOSA È ATTACCATO ALLE MIE GAMBE!!
PIÙ CERCO DI DIVONCOLARMI E PIÙ MI SI ATTORCIGLIA INTORNO!
IL RANTOLO ORA È SOPRA DI ME!
SENTO UN FIATO UMIDO E MALEODORANTE ENTRARMI DALLE NARICI E FARSI STRADA FINO AL CERVELLO ALIMENTANDO IL MIO TERRORE!
QUALCOSA DI VISCHIOSO MI PASSA SULLA FACCIA MADIDA DI SUDORE E SALIVA MENTRE QUELLA MORSA MISTERIOSA NON MI LASCIA TREGUA!
SONO SUL PUNTO DI ARRENDERMI AL FATO.
MA COSA?!
UN ALLARME…UN ALLARME IN LONTANANZA!
LO SENTO DISTINTAMENTE.
FORSE È LA MIA SALVEZZA!
NON RIESCO ANCORA A MUOVERMI MA INTRAVEDO QUALCOSA VENIRE VERSO DI ME NELLA PENOMBRA.
UNA FIGURA… SEMBRA UMANA!
MENTRE SI AVVICINA SEMBRA ANCHE ATTENUARSI LA TENEBRA…
SÍ DEVE ESSERE UN UOMO, MA PERCHÉ BRANDISCE QUELLA SPECIE DI PICCONE?!
È SOPRA DI ME…E STA ALZANDO IL PICCONE!
ECCO ADESSO MI SPAPPOLERÀ IL CRANIO!!
MI SEMBRA CHE QUALCUNO CHIAMI IL MIO NOME IN LONTANAZA, SICURAMENTE È L’ULTIMO SCHERZO GIOCATOMI DAL MIO CERVELLO!
CAZZO QUINDI È IN QUESTO POSTO SCHIFOSO CHE MORIRÒ ALLA FINE, SENZA POSSIBILITÀ DI REAGIRE, COMPLETAMENTE SOLO.
Spalanco gli occhi.
La luce del sole mi acceca per qualche interminabile secondo, filtrata poco e male dalle tende che si muovono alla brezza proveniente dalla finestra aperta.
C’è una grande macchia rossiccia vicino a me!
Sbatto le palpebre e metto a fuoco.
Il muso peloso del mio cane prende forma davanti a me, mi guarda impaziente e mi lecca con affetto la guancia.
Sbuffo e mi guardo intorno.
Le lenzuola mi avvolgono tutto il corpo come un bozzolo sudato.
Devo impegnarmi più del previsto per liberare almeno un braccio e riuscire così a scacciare quel cucciolone troppo cresciuto e la sua alitosi.
Sul comodino continua a suonare con insistenza la sveglia.
La metto a tacere con un colpo ben assestato.
Ai piedi del letto c’è mio padre.
–Ti sei svegliato finalmente! È mezz’ora che ti chiamo! Che modo è poi di dormire?!-
Mentre mi parla sventola in aria una grande padella, una di quelle antiaderenti nere in cui potresti cuocerci comodamente due dozzine di uova.
-Muoviti ad alzarti che mi devi dare una mano a preparare il pranzo!-
Guardo il soffitto e mi scappa un grande sospiro di sollievo, forse fin troppo grande.
-Cosa c’è?! Hai sonno?! Hai dormito male?! Beh cosi la prossima volta impari a non stare sveglio fino a tardi per giocare a quei tuoi strani giochi in scatola!!
Lo guardo uscire dalla stanza borbottando.
Finisco di divincolarmi dal lenzuolo e mi siedo sul bordo, cercando di riordinare le idee.
-Mamma che incubo…-
Mai un gioco mi aveva preso così tanto da sognarmelo la notte.
-Beh…devo assolutamente provare la campagna!!!!-
Panoramica del gioco
Alone è un titolo per 2-4 giocatori, edito in Italia da Horrible Guild, di genere dungeon crawler.
La particolarità di questo gioco è la presenza di un unico giocatore chiamato ad impersonare l’eroe, il quale dovrà scontarsi con trappole, labirinti e viscide creature controllate da uno fino a tre Overlord.
Punto focale di questo prodotto a firma tutta italiana è sicuramente l’ambientazione: un prode eroe si risveglia in una base abbandonata fatta di un dedalo di corridoi e stanze misteriose situata su quello che sarebbe dovuto essere un pianeta disabitato.
L’atmosfera che si respira al tavolo è ricca di ansia ed adrenalina.
I giocatori del male hanno il pieno controllo del labirinto e possono farcirlo di trappole e orridi mostri fantascientifici che strizzano l’occhio ai racconti di Lovecraft e alla saga di Alien, cercando di sbarrare la strada all’eroe e farlo uscire di senno prima di infliggergli una morte orribile.
Il nostro malcapitato eroe cercherà invece di portare a termine due delle tre missioni iniziali per poter fuggire da quell’inferno spaziale, trovando rifugio dalle tenebre e armandosi con quello che riuscirà a trovare nel dedalo, ma soprattutto armandosi di tutto il coraggio necessario!
Ciliegiona sulla torta la presenza di un buon numero di miniature bellissime e molto particolareggiate rappresentanti sia l’eroe (con una modello diverso per ogni ruolo possibile) che le infide creature che esso dovra incontarare (cultisti, larve, super-vermoni).
In conclusione si tratta di un gioco dove la strategia lascia completamente il campo in favore di tattica, bluff, doppiogioco e lancio di dadi; un confronto tra bene e male, luce e tenebra, prudenza e incoscienza, speranza e terrore.
Affilate i dadi signori, ed attenzione a cosa vi aspetta dietro gli angoli bui!