“Il Segreto della Vecchia Locanda”: una cena con delitto indimenticabile

Senza spoiler, promesso!

Nel panorama ludico, le cene con delitto (o Murder Mystery) si distinguono come eventi di grande fascino ed eccitazione. Per chi è nuovo a questo formato, una cena con delitto è un’esperienza interattiva in cui i partecipanti sono immersi in un mistero e incaricati di risolvere un omicidio. Il tutto abbinato spesso a una deliziosa cena. Ogni partecipante riceve informazioni sul proprio personaggio prima dell’evento, arrivando preparato per interpretare il suo ruolo, cooperare e competere per identificare l’assassino.

Di recente, ho avuto il piacere di partecipare a una cena ispirata al manuale-gioco “Il Segreto della Vecchia Locanda“.

La serata è orchestrata da un master che guida i giocatori attraverso una trama intricata, ambientata in una locanda dall’atmosfera d’epoca, ma modernamente ristrutturata. 

Ogni personaggio è dotato di segreti, items e obiettivi personali che si intrecciano sapientemente con la storia principale. Alcuni devono semplicemente sopravvivere, altri hanno compiti più sinistri, come quello di uccidere, mentre altri ancora cercano di trarre vantaggio dalle tragedie altrui.

Il manuale del gioco è suddiviso in due sezioni principali, rendendolo accessibile sia per novizi sia per veterani dei giochi di ruolo. La prima parte è dedicata all’organizzazione dell’evento, fornendo indicazioni su come preparare gli inviti, creare l’atmosfera, assegnare i ruoli e gestire le dinamiche di gioco. Questo è cruciale per assicurare che l’evento proceda senza intoppi e che ogni partecipante si senta coinvolto nella storia. Chiunque abbia già organizzato una serata simile sa quanto la preparazione possa essere impegnativa, e avere una guida dettagliata è certamente utile.

La seconda parte del libro contiene la sceneggiatura dettagliata dell’avventura che si svolge nella Locanda del Drago Sussurrante. Gli ospiti sono immersi in una trama ricca di segreti e colpi di scena, con 12 ruoli ben definiti che mantengono tutti sul filo del rasoio fino all’ultima rivelazione. Le biografie dei personaggi sono meticolosamente delineate per permettere a ciascun giocatore di contribuire alla soluzione del mistero. Il master ha l’opzione di giocare come un cameriere, rimanendo neutrale, o di dare il via all’evento con un colpo di scena, interpretando il primo morto.

Durante l’evento, ho personalmente assunto il ruolo di Elena Rossetti, la misteriosa locandiera.

Il mio obiettivo richiedeva interazioni costanti con gli ospiti, spingendomi a girare continuamente per la casa alla ricerca di persone rimaste sole. Questo ha mantenuto la mia attenzione sempre viva e mi ha impedito di annoiarmi o di trovarmi senza nulla da fare, permettendomi di rimanere completamente immersa nel personaggio per tutta la durata della cena. Questa incessante interazione, che ho notato anche tra gli altri partecipanti, ha reso la serata estremamente dinamica e ha amplificato il coinvolgimento generale, caricando ogni momento di tensione e aspettativa. E sì, sono morta, maledetti!

Evito volutamente di rivelare dettagli della trama per non rovinare la sorpresa, ma raccomando vivamente quest’esperienza sia a principianti che agli esperti di giochi di ruolo. Troverete istruzioni chiare e materiali di supporto adeguati per organizzare la cena. Ogni aspetto del gioco è pensato per immergere completamente i partecipanti nell’atmosfera misteriosa della locanda, completato da risorse scaricabili che arricchiscono ulteriormente l’esperienza.

Il segreto della vecchia locanda è completa per giocare in 12 persone compresi due bambini