Quicksand

Se c’è un oggetto che fin da piccolo mi ha affascinato e incuriosito è proprio la clessidra. Questo tubo di vetro al cui interno scorre lenta e inesorabile la sabbia e che scandisce il tempo. Beh nel gioco di cui voglio parlarvi non dovrete mai vederla scorrere tutta altrimenti significherà la vostra sconfitta!

Sto parlando di Quicksand un gioco cooperativo da 1 a 7 giocatori, edito in Italia da Asmodee, in cui dovrete affrontare un’antica trappola a ingranaggi composta da clessidre appunto.

Si crea innanzitutto un “percorso” casuale con diversi dischi (gli ingranaggi), si posizionano rispettivamente sui primi tre clessidre e si mette un segnalino “zona pericolo” prima degli ultimi tre. Si mischia il mazzo di carte e se ne distribuiscono tre a testa. Si è subito pronti a cominciare.

Prima di spiegarvi il flusso di gioco, che è molto semplice e basilare, vi devo precisare solamente che a ogni ingranaggio corrisponde un colore (giallo, rosso o grigio) e un simbolo (quadrato, triangolo, cerchio o luna).
Dato il via si capovolgono tutte le clessidre e a turno in senso orario ognuno deve giocare una carta dalla propria mano e subito dopo ripescarne una dal mazzo, così da averne sempre tre.

Ciascuna può avere su di sé o un colore o un simbolo, e la carta giocata attiverà tutti gli ingranaggi corrispondenti a uno e/o all’altro ove presente una clessidra. Difatti attivare un ingranaggio significa farla avanzare di “un passo” capovolgendola.

Va da sé che l’ingranaggio seguente deve essere libero altrimenti non ci sarà spazio per avanzare e verrà solamente ruotata sul posto senza andare oltre. Lo scopo è portare tutte le clessidre in fondo al percorso sugli ultimi tre dischi, la cosiddetta zona di pericolo, senza mai farle esaurire completamente.
Questa zona si chiama così difatti perché se anche solo una su di essa finirà la sabbia, perderemo immediatamente la partita. Se invece una clessidra si esaurisce mentre si trova in un qualsiasi altro disco verrà capovolta e spostata fuori dall’ingranaggio ma non tutto è perduto: infatti con una carta speciale avremo la facoltà di ruotarla di nuovo e riportarla sopra l’ingranaggio prima che si esaurisca decretando la nostra sconfitta.

Quello che vi ho appena illustrato è il livello 1 del gioco, ma ne sono presenti ben 21, tutti in ordine crescente di difficoltà, con più ingranaggi, più clessidre da gestire, ma soprattutto con diversi “vincoli” da aggiungere alla partita, che non vi spoilero lasciandovi il gusto della scoperta, ma vi assicuro che alcuni sono molto ostici da superare!

Quicksand è veramente adatto a tutti, si apprende in un lampo, ma padroneggiarlo e trovare la sintonia con il gruppo è un altro paio di maniche!

Tutto quello che occorre per giocare al meglio quicksand infatti è semplicemente la comunicazione e la cooperazione con i compagni. Parlare delle proprie carte, pensare a che simbolo o colore sia meglio più avanti ecc è la tattica vincente per superare i vari livelli.

Le clessidre non scorrono tutte alla stessa velocità ma ce ne sono di lente , veloci e molto veloci! Bisognerà tenere d’occhio tutto sul tavolo e attendere il momento giusto per attivare gli ingranaggi, proprio perché se si attiva troppo presto una clessidra, una volta girata, nella parte sopra rimarrà pochissima sabbia da gestire, con l’immediato rischio che finisca in un batter d’occhio! Sicuramente una valida risorsa è data anche dalle “carte clessidra” che, oltre a riportare in gioco una clessidra fuori dagli ingranaggi, può anche essere usata come “Jolly” per attivarne una qualsiasi, ma attenzione: nel mazzo ce ne sono solo sei!

Se volete una sfida sempre crescente e adrenalinica per partite super veloci in famiglia vi consiglio caldamente di provarlo e farvi trasportare dalla sabbie del tempo!