Sand
Sand è un gioco prevalentemente di pick up and delivery per 1-4 giocatori, con una durata di 120 minuti a partita, edito dalla Devir, già conosciuta per giochi come The White Castle, Three Ring Circus e Red Cathedral, per citarne alcuni.
Scatole compatte e dal prezzo contenuto, ma con tanta profondità.
In Sand, saremo dei viandanti nel deserto che, in groppa al nostro verme (si, ho detto verme) dovremo trasportare merci per venderle nei vari mercati e allo stesso tempo trasportando piccole piante aiutando a riportare la vita nel deserto.
Il gioco si svolge in un numero di round variabile in base al numero di giocatori. Ogni round prevede 3 azioni, nelle quali dovremo viaggiare, caricare e consegnare merci, accudire il nostro verme e comporre canzoni.
Più performante sarà il nostro verme (grazie alla vendita di alcune merci che ci permetteranno di potenziarlo) più le azioni a disposizione saranno interessanti. Alla fine della partita, il vincitore sarà colui che ha guadagnato più monete.
Il gioco è molto lineare, il regolamento, seppur scritto bene, è piuttosto dispersivo, con continui rimandi ad altre pagine che possono creare un po’ di confusione. La prima lettura del regolamento è stata impegnativa, durante la prima partita ho fatto spesso ricorso al regolamento per chiarire alcuni dubbi. Tuttavia, dalla seconda in poi non ho più avuto problemi.
All’interno della scatola è presente un player aid per ogni giocatore che si è rivelato molto utile e ben fatto.
Sand, alla fine, cosa ne penso?
Le partite che ho fatto mi hanno divertito, ma mi hanno anche lasciato un senso di frustrazione.
Nei primi turni ci si sposta, si compra una merce e la si vende per migliorare il proprio verme. Dopo aver venduto la seconda merce, si potranno svolgere 4 azioni invece che 3, permettendo di fare qualcosa in più. Tuttavia il problema è che acquistare una merce blocca una delle 3 azioni (o 4 più avanti) fino a quando non viene venduta.
Solo dopo aver sbloccato almeno un assistente che fornisce dei bonus, diventa un pochino più semplice realizzare qualche azione più “cicciosa”. Ma fare ciò che si desidera è spesso impossibile.
C’è una forte randomicità nella pesca delle merci (semplici cubetti) e la possibilità di riuscire a vendere 2 merci contemporaneamente (bloccando quindi due azioni fino alla vendita delle stesse) e ottenere materiali di maggior valore è molto difficile.
Forse iniziare la partita con 4 azioni potrebbe offrire maggiori opportunità ai giocatori nei primi 2 turni. Questo cambiamento consentirebbe di esplorare e sviluppare la propria strategia più rapidamente, aumentando il dinamismo sin dall’inizio del gioco.
Personalmente sono una fan delle house rules: se tutti giocatori al tavolo sono d’accordo e migliorano l’esperienza di gioco divertendosi maggiormente, ben vengano!
Fammi sapere nei commenti cosa ne pensi!
Una risposta
Ciao Chiara!
Complimenti per lo sviluppo della recensione che condivido appieno!
Noi lo abbiamo intavolato ieri sera in 4, dopo aver letto di ogni soprattutto commenti e recensioni poco invitanti..devo dire che il gioco è piaciuto ma sembra quasi che siano mancati i playtest…
x esempio il rifugio a cosa serve?? Hanno messo una marea di inserti per le scatole/risorse che a mala pena riesci prendere 2 o 3 in tutto (non piante)… spesso ci siamo trovati bloccati negli spostamenti xkè senza cibo o salute e le azioni bloccate x via della risorsa caricata… non lo so.
A mio parere la Devir fa dei giochi super ma questo ha veramente un sacco di lacune e ?
È veramente troppo ma troppo stretto, poi in 4 c’è una giornata in meno… controsenso anche lì. Frustrazione pura.
Il regolamento è assurdo, 40 pgg senza logica, peggio di Bitoku, che già era nella top 3 dei regolamento scritti peggio. Peccato xkè è veramente carino, materiali belli illustrazioni curate, prezzo ottimo ma sembra un prototipo ancora da limare. Mah…da riprovare..
Ti volevo chiedere che house rules ci consiglieresti di aggiungere/variare?
Noi abbiamo pensato ad un appendice mo di inserto con regole che bilanciano e danno un po di sprint alle azioni.
Sono curiosa!