Il treno passa davvero una volta sola nella vita?
…Ma il treno, dei desideri, nei miei pensieri all’incontrario va… Oh scusatemi, ma quando penso al gioco di cui voglio parlarvi mi viene sempre da canticchiare questa canzone! E sapete una cosa, non credo di essere l’unica a farlo…o forse sì e sono da ricovero, ma questa è un’altra storia! Che gioco vi viene in mente quando si parla di treni? Beh, effettivamente è una tematica piuttosto utilizzata, ma il gioco in assoluto più famoso di questo genere è Ticket to Ride!
A partire dal 2004, anno in cui è stato pubblicato ed ha vinto il prestigioso Spiel des Jahres e altri svariati premi, ne sono state vendute milioni di copie. Si può dire che chiunque bazzichi nel mondo dei giochi da tavolo abbia provato almeno una volta Ticket to Ride o per lo meno lo abbia visto “apparecchiato” su qualche tavolo o comunque ne abbia sentito parlare. E se così non fosse cospargetevi il capo di cenere e chiedete scusa in ginocchio ad Alan R. Moor.
Il mio primo approccio al gioco dei “trenini”, nome con cui è stato simpaticamente ribattezzato dal mio gruppo di amici, è stato con la versione Europa. Prima partita in 2 giocatori. Volete la verità? Non mi è piaciuto tantissimo. Per carità, carino, giocabile, ma così semplice??? Poi, come d’abitudine, riprendo in mano il regolamento la seconda volta e mi accorgo che non avevamo utilizzato correttamente le regole per 2 giocatori, doh!
Così, decido di riprovare a giocare a “trenini” in 5 giocatori e WOW!!! Improvvisamente un gioco che all’inizio mi sembrava banale, si era trasformato in un bel gioco di strategia, con un’interazione indiretta tra gli avversari che può far uscire più di un’imprecazione (il più possibile sottovoce per non svegliare mia figlia!). In un attimo l’Europa si era riempita di vagoncini colorati e la voglia di viaggiare saliva alle stelle.
Nel mio caso il viaggio è anche nel tempo. Quando gioco a Ticket to Ride due ricordi mi affiorano oltre alla canzone di Celentano. Il primo mi riporta indietro di tantissimi anni, quando da bambina giocavo con mia mamma ad Europa (un gioco che è ancora lì da qualche parte, a casa della nonna, che aspetta che la nipotina cresca ancora un po’ per essere ripreso in mano). Un ricordo sentimentale e d’affetto, di quelli che ti cariano i denti.
Il secondo mi fa pensare alle infinite partite a Risiko giocate con mio papà. Perché potrei giocare sempre e solo con il colore nero in entrambi i giochi, e poi perché, se grazie a Risiko ho imparato dove si trova la Kamchatka, grazie a Ticket to Ride ho scoperto che esiste una città in Europa chiamata Smolensk. E non fate i furbi, lo so che state cercando su Google Maps!
Ma veniamo al gioco vero e proprio, in particolare della versione Europa.
Si tratta di un gioco di costruzione di linee ferroviarie per 2-5 giocatori, della durata di circa 60 minuti, edito da Asmodee. Giocando carte treno di diverso colore , le Locomotive arcobaleno sono le mie preferite, dovrete costruire i vostri percorsi per completare gli obiettivi personali ed evitare di perdere punti a fine partita. La particolarità della versione Europa è la presenza delle gallerie, che danno una buona dinamica al gioco anche se fortemente condizionata dalla fortuna.
Alla fine, dopo innumerevoli partite alla versione Europa, abbiamo deciso di avventurarci anche nel Mondo. Ed in particolare in Svizzera, in India ed in Africa. Le prime sono pensate per essere giocate in massimo 3-4 giocatori perché la mappa è piccola, ma a noi, che siamo un gruppo di temerari avventurieri non interessa. Ci pestiamo in piedi, o meglio le rotaie, l’uno con l’altro, ma giochiamo lo stesso in 5! La versione Africa è un po’ particolare. Introduce delle carte che possono far raddoppiare i punti delle tratte. Molto piacevole e con un po’ più di strategia di sottofondo.
Ticket to Ride è uno di quei giochi che deve essere nella collezione di chiunque ami i giochi da tavolo. E’ un perfetto introduttivo per i più scettici, ma allo stesso tempo coinvolgente per i più esperti.
E poi, può sempre tornare utile in futuro sapere dove si trovano la Kamchatka e Smolensk.
Saluti da Smolensk
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